Il canone di locazione per gli inquilini, è solitamente una delle spese che più incidono nel bilancio personale o familiare. Esistono però alcuni casi nei quali gli intestatari di un contratto di locazione possono detrarre nella dichiarazione dei redditi parte della spesa sostenuta.
Le ipotesi che permettono il bonus fiscale sono legati al tipo di contratto stipulato, al reddito complessivo dichiarato, all’età degli inquilini e ad impreviste vicissitudini lavorative (come un trasferimento per motivi di lavoro). Gli importi detraibili sono a forfait, e quindi non rapportati al totale dei canoni versati.
Le varie casistiche non sono tra loro cumulabili, e vanno quindi scelte in base alla più conveniente per singolo caso.
Ecco un elenco delle principali fattispecie previste dalla legge:
Detrazione d’imposta su contratti 4+4 (contratti di tipo ordinario)
- se il conduttore ha un reddito annuo complessivo inferiore o uguale a 15.493,71 Euro, la detrazione è di 300 Euro annui.
- se il conduttore ha un reddito annuo complessivo tra i 15.493,71 ed i 30.987,71 Euro la detrazione è di 150 Euro annui.
L’ immobile deve essere adibito ad abitazione principale da parte degli inquilini.
Detrazione d’imposta su contratti 3+2 (contratti a canone concordato)
- se il conduttore ha un reddito annuo complessivo inferiore o uguale a 15.493,71 Euro, la detrazione è di 495,80 Euro annui.
- se il conduttore ha un reddito annuo complessivo tra i 15.493,71 ed i 30.987,71 Euro la detrazione è di 247,90 Euro annui.
Anche in questo caso l’ immobile deve essere adibito ad abitazione principale da parte degli inquilini. Non è prevista la detrazione per contratti stipulati tra enti pubblici proprietari e privati cittadini.
Detrazione per i giovani che vivono in affitto
I giovani di età tra i 20 ed i 30 anni, intestatari di un contratto di locazione, possono usufruire di una detrazione che ammonta a 991,60 Euro annui. Il beneficio è fruibile per i primi 3 anni del contratto e le condizioni affinché ciò sia possibile sono:
- che l’immobile locato sia diverso dall’abitazione principale dei genitori;
- che l’immobile sia adibito ad abitazione principale;
- che il reddito degli inquilini, nella loro singolarità, non superi i 15.493,71 Euro.
Detrazione per trasferimento per motivi di lavoro
A favore dei lavoratori dipendenti che hanno trasferito la residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo, è prevista una doppia ipotesi di detrazione:
- 991,60 Euro se il reddito del lavoratore non supera i 15.493,71 Euro;
- 495,80 Euro se il reddito del lavoratore è compreso tra i 15.493,71 ed i 30.987,41 Euro;
La detrazione spetta solo se il nuovo comune di residenza si trova ad almeno 100 km di distanza dal precedente ed in un’altra regione e se la residenza è stata trasferita entro 3 anni dal momento in cui si richiede di fruire dell’agevolazione. Anche in questo caso si potrà sfruttare il bonus fiscale per 3 anni dal tresferimento di residenza.
Detrazione per studenti universitari
Gli studenti trasferiti per motivi di studio universitario posso fruire di una detrazione del 19% dei canoni versati, da calcolare però su un tetto massimo di 2.633 Euro. Questo bonus può essere utilizzato dallo studente ma anche dai familiari di cui lo stesso risulta a carico.
Da ricordare che:
- la sede universitaria deve trovarsi a 100 km dal comune di residenza e comunque in un’altra provincia;
- il contratto deve essere a canone concordato.
Bisogna tenere a mente che in sede di dichiarazione dei redditi occorre presentare:
- contratto di locazione registrato;
- dichiarazione che attesti l’utilizzo dell’immobile come abitazione principale;
- contratto di lavoro dipendente (nel caso di trasferimento lavorativo);
- prova del pagamento dei canoni mensili.
Ogni requisito sopra esposto (di età, di reddito o lavorativo) va commisurato al singolo intestatario del contratto, perciò al singolo inquilino. Nell’ipotesi di una coppia cointestataria di una locazione, entrambi gli inquilini potranno godere della detrazione in base alla “percentuale di intestazione del contratto”, quindi se non specificato diversamente al 50% ciascuno.
Sempre nel caso di contratti con più intestatari, è possibile che se un inquilino si avvantaggia di una detrazione l’altro possa godere di un’altra, ma sempre nel limite di un bonus a soggetto. Infine, gli importi sopra citati sono annui, e vanno quindi rapportati in base ai giorni nei quali gli inquilini hanno adibito l’immobile ad abitazione principale.